Serie (9) – Soldi Europei per la mafia!

Oggi - L'ultimo articolo di questa serie. Gli attori de "il sistema" sono stati identificati e smascherati . La corruzione sta raggiungendo i livelli più alti dello Stato Italiano e deve finire.

Il "Rosario Leo Files" dovrebbe essere esaminato davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Foto: Eurojournalist(e) / CC-BY 2.0

(Kai Littmann) – Durante i sei mesi trascorsi a indagare sui dossier di Rosario Leo, abbiamo scoperto i legami esistenti in Italia tra economia, sistema giudiziario, politica e criminalità organizzata, che insieme formano quello che esperti e giornalisti chiamano “il sistema”. La nostra indagine è stata facilitata da una serie di scandali di corruzione che stanno attualmente scuotendo l’Italia, alcuni dei quali coinvolgono gli stessi protagonisti dei Rosario Leo Files. Nel caso del nostro dossier sulla costruzione di gasdotti in Italia, le numerose violazioni della Legge antimafia (Legge 55/1990) e non solo commesse dalle strutture presentate in questa serie non hanno preoccupato “il sistema” in Italia, né le autorità Europee, che continueranno a lavorare con strutture il cui comportamento fraudolento è stato dimostrato. In quest’ultimo articolo riassumiamo i risultati della nostra inchiesta e pubblichiamo un lungo elenco di persone che erano a conoscenza hanno ricevuto dei dossier di Rosario Leo e che, in virtù dei loro doveri professionali, avrebbero dovuto intervenire. Ma nessuno di questa lista ha agito in senso costituzionale e legale e “il sistema” ha fatto di tutto per mettere a tacere questo scandalo.

Molti lettori ci hanno chiesto perché pubblichiamo questo dossier in una serie di settimane. La risposta è semplice: questa storia è così complessa che sarebbe stato impossibile presentarla in un unico grande articolo che nessuno avrebbe letto e capito su un piccolo mezzo online europeo come Eurojournalist(e). E molti lettori ci hanno chiesto una prova di quanto affermiamo in questa serie. La prova è costituita da migliaia di documenti che dimostrano come i dossier di Rosario Leo abbiano attraversato i tribunali e gli organi giudiziari italiani, e soprattutto da “ordinanze” emesse dal Tribunale di Messina coordinato dai Tribunali di Catania, Roma, Milano e Palermo a seguito delle indagini della Polizia Giudiziaria che descrivono nel dettaglio le interconnessioni tra i vari attori del “sistema”, che hanno formato una sorta di associazione a delinquere per far sì che i dossier di Rosario Leo non siano mai stati processati per 28 anni. Se quanto riportato da un piccolo media europeo può essere discutibile, è difficile non credere ai documenti della Polizia Giudiziaria (il più voluminoso dei quali è di ben 444 pagine).

Le tre società citate nel primo articolo di questa serie, ENI s.p.a., SNAM s.p.a. e Bonatti s.p.a., sono tutte al centro di numerosi scandali di corruzione, nel corso dei quali sono stati dimostrati i loro legami con la criminalità organizzata. Tuttavia, nessuna di queste società è stata oggetto di indagini giudiziarie in relazione ai dossier di Rosario Leo, anzi. Sotto l’occhio benevolo delle massime autorità politiche e giudiziarie del Paese, i procedimenti sono stati sabotati e “il sistema” ha lavorato duramente per 28 anni per impedire alla Corte di Cassazione di emettere una sentenza che avrebbe permesso a Rosario Leo di portare il suo caso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Ma Rosario Leo ha ottenuto giustizia davanti alle autorità Europee? Quando Eurojournalist(e) ha chiesto spiegazioni alla Commissione Europea su questo scandalo, questa ha sostenuto che tutto e stato controllato e tutto andava bene, che i fondi europei investiti in infrastrutture italiane ed Europee non erano fondi Europei. Ci ha sorpreso che dopo quattro settimane la Commissione Europea si sia limitata a risponderci con affermazioni generiche (e non a una sola delle nostre domande), e che il personale finalmente incaricato di risponderci fosse, dopo varie sostituzioni dei nostri interlocutori, italiano. Honni soit qui mal y pense… (disonorato sia chi pensa male). E rimaniamo senza parole quando pensiamo che il sistema giudiziario beneficia di una sovvenzione Europea di 2.679.789,73 euro per “aumentare l’efficienza del sistema giudiziario”. Sovvenzionare un sistema così corrotto va fatto ?…

In Italia, è stato lo scandalo Palamara/Amara a stabilire il legame tra il gigante dell’energia ENI e la criminalità organizzata e il “sistema”. Il padre dell’avvocato nominato dall’ENI, Piero Amara, non è altro che Giuseppe Amara, che, secondo la polizia giudiziaria, è il capo di Cosa Nostra ad Augusta. Per quanto riguarda il trio ENI – SNAM (che è ancora uno dei partner dell’Unione Europea) – Bonatti, sono state accertate violazioni della Legge antimafia (Legge 55/1990), senza che la Magistratura, pur debitamente informata a tutti i livelli, abbia ritenuto di dover intervenire. Al contrario, le numerose denunce presentate da Rosario Leo hanno viaggiato da un tribunale all’altro, si sono “perse”, sono state archiviate da magistrati compiacenti, e non sono mai arrivate a nulla.

Ne è consapevole anche il mondo politico, fino al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha ricevuto più volte il fascicolo. Diversi ministri avevano promesso di esaminare i dossier di Rosario Leo, ma non hanno agito. Peggio ancora, i politici italiani stanno attualmente cercando di far passare modifiche legislative volte a stabilire l’impunità per magistrati, politici e personalità di alto livello. Tuttavia, alla luce dei vari scandali che stanno attualmente scuotendo l’Italia, si sta formando una forte resistenza contro queste iniziative legislative, e si spera che queste modifiche incostituzionali non passino.

Le prove di questa farsa politico-economico-giudiziaria sono sotto gli occhi di tutti e provengono dallo stesso sistema giudiziario. Ordinanze del Tribunale di Messina coordinato dai Tribunali di Catania, Roma, Milano e Palermo a seguito delle indagini della Polizia Giudiziaria.

In primo luogo, è ora che i “dossier Rosario Leo” siano finalmente portati davanti a un tribunale non corrotto; in secondo luogo, l’Italia deve fare tutto ciò che è in suo potere per garantire che “il sistema” non possa radicare l’impunità, immunità, parzialità e disuguaglianza dei suoi attori nella legge Italiana; in terzo luogo, la Commissione Europea deve rivedere urgentemente la sua politica di controllo delle somme immesse negli Stati membri. È inconcepibile che strutture corrotte e criminali possano trarre profitto dal denaro dei contribuenti Europei. Attendiamo ora l’azione della Procura Europea, dell’OLAF, di EUROJUST e anche della Procura di Bruxelles, che dovrebbe interessarsi alla questione se il lungo braccio de “il sistema” non arriva a Bruxelles.

Già pubblicato in questa serie:

Articolo 0 – Una nuova serie
Articolo 1 – ENI – SNAM – Bonatti e gli altri
Articolo 2 (numero speziale) – Quando il crimine è legalizzato…
Articolo 3 – Le strutture della criminalità organizzata in Italia
Articolo 4 – Infrastrutture di gasdotti in Italia
Articolo 5 – La giustizia al servizio della criminalità organizzata
Articolo 6 – Nicola Gratteri, un eroe moderno
Articolo 7 – E cosa ha da dire la Commissione Europea?
Articolo 8 – Il caso Rosario Leo

Elenco delle persone che erano a conoscenza dei “Rosario Leo Files” e che, per dovere professionale, avrebbero dovuto reagire ma non lo hanno fatto:

Magistrati funzionari della Publicca Amministrazione e avvocati dei consorzi e imprese :

* LO MORO Mariano, ex Magistrato Tribunale Parma, febbraio-2004, 31 01 2005, 28 06 2006
* POPPI Luisa Magistrato, Tribunale Reggio Emilia, prima in Tribunale Parma, 20 giugno 2007
* BRUSATI Stefano, Magistrato Corte di Appello di Bologna, ex giudice Tribunale Parma, 1996 / 1997 / 1998
* MARI Renato, Magistrato presso il Tribunale di Parma, 1996 / 1997 / 1998
* ROGATO Pietro, Magistrato presso il Tribunale di Parma, 1996 / 1997 / 1998
* FEDERICO Raffaello, Magistrato presso la Suprema Corte di Cassazione, ex Magistrato del Tribunale di Parma, data ?
* DI MARCO Diego, Magistrato presso la Corte di Appello di Bologna, ottobre 2008
* PARISI Mariapia, Magistrato presso la Corte di Appello di Bologna, 13 luglio 2013
* DE CRISTOFARO Anna, Magistrato presso la Corte di Appello di Bologna 13 luglio 2013
* BIZZARRI Serena, Magistrato presso la Procura della Repubblica di Ancona, anno 2016
* CIMINI Carlo, Magistrato presso la Procura della Repubblica di Ancona, 2016 / 2017 / 2018
* MARRONE Antonella, Magistrato presso la Procura della Repubblica di Ancona, 2016 e 2017

I CTU del Tribunale di Parma:

* SPALLANZANI Alessandro, ingegnere, 1996
* TEDESCHI Angelo, ingegnere, 1996

Gli avvocati dei querelanti:

Per LEO avvocati:

* BERTI Arnoaldi Giuliano
* MORACE Domenico
* CANTELLI Giancarlo
* MONOPOLI Pietro per le cause civili in Parma dal 1996 al 2007 e Corte di Appello in Bologna dal 2008 al 2014

Per IOELE Antonio, avvocatto GUALTIERI, 1996
Per MONIZZI Antonio, avvocato CARVELLI Gerardo, 1996
Per NERI Americo, avvocato CREMONINI, 1996/97

Responsabili per Bonatti spa:

* GHIRELLI ing. Paolo, legale representante e presidente
Consiglio di Amministrazione : FERRETTI Oreste, PANIZZI Giuliano, FLORINI Camillo, tutti 2004, nonché LUZIETTI Samuele tecnico dipendente e ROMITELLI dottore Egidio consulente del lavoro Bonatti spa, 1996

SNAM spa Milano:

Persona dell‘amministratore delegato, 1996:

* GAUDIO Mimmo, tecnico, (SNAM Progetti), 1995/96
* GOSETTO Antonio, tecnico, 1996

ENI spa Milano:

* Franco Bernabe, Amministratore Delegato dell’ENI spa, luglio 1996 /1997 / 1998
* Paolo Scaroni, Amministratore Delegato ENI spa Milano, 2002
* Claudio Descalzi, Amministratore Delegato ENI spa Milano, 2014 / 2019 /2020 / 2023
* Emma Marcegaglia, Presidente dell’ENI spa, 2019
* Lucia Calvosa, Presidente dell’ENI spa, 2020

Magistrati e Forze dell’Ordine, uffici Giudiziari:

* Paolo Gubinelli, Pubblico Ministero presso la Procura di Ancona, 07 12 2017 e 07 03 2019
* Vincenzo Luzi, Sostituto Procuratore Generale Corte di Appello di Ancona, 29 12 2016 / 17 01 2017
* Sergio Sottani, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Ancona, 07 03 2019

* Eugenio Facciolla, Procuratore Capo Procura Castrovillari, 02 05 2016 / 21 12 2016
* Giuseppe Amara, Pubblico Ministero presso la Procura di Parma, gennaio 2017

* Giorgio Santacroce, Presidente Suprema Corte di Cassazione, 9 maggio 2014
* Maria Pasquale Ciccolo, Procuratore Generale Suprema Corte di Cassazione, 23 11 2016 / 2017 / 2017
* Riccardo Fuzio, Procuratore Generale Suprema Corte di Cassazione, 16 02 2018
* Giovanni Salvi, Procuratore Generale Suprema Corte di Cassazione, 22 06 2020 / 16 09 2020 / 25 02 2021 / 21 05 2021 / 20 12 2021
* Luigi Salvato, Procuratore Generale Suprema Corte di Cassazione, 30 08 2022 / 28 11 2022

Uffici giudiziari in Roma:

* Raffaele Cantone, Direttore ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione ), 2014 / 23 febbraio 2017 / 22 giugno 2022
* Giorgio Toschi, Generale della Guardia di Finanza Comando Generale, 23 febbraio 2017
* Giovanni Legnini, Vice Presidente Consiglio Superiore Magistratura, 17 aprile 2014 / 2016 / 2017 / 2018
* David Ermini, Vice Presidente Consiglio Superiore Magistratura, 16 09 2020 / 22 06 2020 / 16 09 2020 / 25 02 2021/ 21 05 2021 / 20 12 2021/
* Fabio Pinelli, Vice Presidente Consiglio Superiore Magistratura, 16 03 2023 / 16 03 2023

Tribunali di Milano 2014 / 2015 / 2016:

* Roberto Alfonso, Procuratore Generale Corte di Appello Milano, 7 10 2016
* Edmondo Bruti Liberati, Procuratore Capo Milano, 17 04 2014 / 6 05 2015
* Francesco Greco, Sostituto Procuratore Capo Milano, 17 04 2014 / 25 07 2016
* Giulia Perotti, Pubblico Ministero Procura di Milano, 25 07 2016

Tribunali di Perugia:

* Luigi De Ficchy, Procuratore Capo Procura Perugia, 14 06 2019
* Raffaele Cantone, Procuratore Capo Procura Perugia, 22 06 2020 / maggio e luglio 2020
* Massimo Casucci, Pubblico Ministero Procura Perugia, maggio-luglio 2020
* Piercarlo Frabotta, Giudice Tribunale Perugia, 25 06 2021 / 27 10 2021
* Sonia Grassi, Giudice del Tribunale Perugia, 25 06 2021
* Mariella Roberti, Giudice Presidente Tribunale Penale Perugia, 01 ottobre 2021
* Sergio Sottani, Procuratore Generale Corte di Appello Perugia, 08 10 2021 / 25 10 2021

Uffici giudiziari in Roma:

* Direttori, Ispettorato Ministero di Giustizia, 19 05 2014 / 2016 / 2017 / 2019 / 2020
* Paolo Ielo, Sostituto Procuratore Capo Procura Roma, aprile 2014
* Pignatone Giuseppe, Procuratore Capo Procura Roma, 26 09 2017
* Maria Letizia Golfieri, Pubblico Ministero Procura Roma, 26 09 2017
* Federico Cafiero De Rhao, Direzione Nazionale Antimafia (DNA) Roma, 14 06 2019
* Giovanni Melillo, Capo di Gabinetto Ministro Giustizia Andrea Orlando in Roma, 8 05 2014 / 23 11 2016 / 07 02 2017
* Giovanni Melillo, Direzione Nazionale Antimafia (DNA) in Roma, 22 giugno 2022
* Francesco Lovoi, Procuratore Capo Procura Roma, 30 novembre 2022

Tribunale di Brescia:

* Francesco Prete, Procuratore Capo Procura Brescia, 21 maggio 2021 / 11 aprile 2023

Tribunale di Firenze:

* Facente Funzione, Procura della Repubblica di Firenze, 06 12 2021

Tribunale di Taranto:

* Alessandro De Tomasi, Giudice del Tribunale Taranto, 23 maggio 2019 / 01 ottobre 2019
* Remo Epifani, Pubblico Ministero Procura Taranto, 21-novembre-2019

Tribunale di Potenza:

* Francesco Curcio, Procuratore Capo Procura Potenza, 30 luglio 2019 / 8 giugno 2020
* Elena Mazzilli, Pubblico Ministero Procura Potenza, 22 luglio 2022
* Salvatore Pignata, Giudice Tribunale Potenza, 24 gennaio 2023 / 13 febbraio 2023
* Valentina Rossi, Giudice Tribunale Potenza, 06 marzo / maggio 2023
Presidente del Tribunale Penale di Potenza / 06 marzo / maggio 2023

Avvocati consulenti incaricati da privati e Partecipate di Stato:

* Renzo ROSSOLINI, avvocato SNAM spa, tribunale Parma, mandato e delega dell’ENI spa, 1996/2007
* Renzo ROSSOLINI, avvocato SNAM spa, corte di appello Bologna, mandato e delega dell’ENI spa, 1996/2008
* Nicola Bassi, avvocato SNAM Rete Gas spa, Cassazione con mandato e delega dell’ENI spa, 2018
* Alessandro Alessandri, avvocato SNAM Rete Gas spa, Cassazione con mandato e delega dell’ENI spa, 2018
* Eugenio Bruti Liberati, avvocato SNAM Rete Gas spa, Cassazione con mandato e delega dell’ENI spa, 2018

Avvocato per Rosario Leo:

* Giuseppe Valente, avvocato difensore dei consorzi presso la Corte di Appello Bologna, 2013
* Giuseppe Valente, avvocato difensore dei consorzi presso la Corte di Cassazione Roma, 2018
* Giuseppe Valente, avvocato difensore di una S.R.L. con Amministratore Unico Rosario Leo, Tribunali Taranto, 2013

Politici e Istituzioni:

* Luigi Bersani, Ministro Industria, 1997
* Andrea Orlando, Ministro di Giustizia, 2014 / 2018
* Alfonso Bonafede, Ministro di Giustizia, 2018 / 2020 (documenti depositati 4 differenti date)
* Marta Cartabia, Ministro di Giustizia 2021/2022, (documenti depositati 3 differenti date)
* Carlo Nordio, Ministro di Giustizia, 24 maggio 2023
* Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, 19 settembre 2018
* Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri, 25 febbraio 2021 / maggio 2021 / dicembre 2021
* Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, 24 maggio 2023

* Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, 19 settembre-2018 / febbraio 2019
* Luigi Di Maio, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, 19 settembre 2018 / febbraio 2019

* Luigi Di Maio, Ministro Lavoro e Sviluppo Economico MISE, 2019 /2020

* Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica
* Sergio Mattarella, Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, 2015 / 2023
* Sergio Mattarella, Garante Costituzione (sorveglianza e coordinamento Art. 91 Costituzione)

Numerosi atti depositati dal 17 agosto 2016 / novembre 2016 / febbrario 2017 / settembre 2018 / febbrario 2021 / maggio 2021 / dicembre 2021 / marzo 2022 / 24 maggio 2023

* Sergio Mattarella, Comandante in Capo delle Forze Armate (Art. 87 Costituzione), 2015

Nessuna indagine, nessuna investigazione suppletiva, nessuna istuttoria e nessun processo pubblico. Non rispettati art. 116 codice procedura penale, art. 24 della Costituzione art. 112 Costituzione e molti altri.

Potrebbero esserci delle imprecisioni riguardo all’una o all’altra data. A causa del volume dei documenti, ciò potrebbe verificarsi e ci scusiamo in anticipo.

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